Giornate più lunghe e miti; vegetazione che si risveglia; un tendenziale buonumore. La primavera porta un generale influsso di positività, ma non mancano i problemi. L'inizio della bella stagione, infatti, risveglia le allergie. Un problema di cui soffrono molti e che per varie settimane fa penale milioni di persone. Ma da cosa dipende l'allergia? Si tratta di una risposta immunitaria anomala del sistema immunitario indotta dal contatto, dall'inalazione e/o dall'esposizione a sostanze estranee normalmente innocue. Coinvolte le mucose nasali, gli occhi, i bronchi e l'apparato cutaneo, che diventano iperattivi e, in determinate condizioni esterne come la presenza di inquinanti, ancora più sensibili.
Sintomi dell'allergia ai pollini
Starnuti, tosse, naso che cola o gonfiore in varie parti del corpo. Sebbene le piante che causano reazioni allergiche siano migliaia, i fattori scatenanti più comuni dell'allergia al polline sono le graminacee, gli alberi (in generale) e le erbe infestanti.
Il polline
Si tratta dell'agente fertilizzante maschile di piante, alberi, graminacee ed erbe infestanti. Per via delle sue dimensioni microscopiche, il polline viaggia facilmente nell'aria, soprattutto nei giorni ventosi. Questo significa che una reazione allergica può essere causata anche dal polline che non proviene dalle vicinanze.
Come proteggersi
La migliore lotta contro l’allergia è evitare il contatto con la sostanza allergenica.
I sintomi, poi, possono essere mitigati con l’assunzione di farmaci da banco, decongestionanti, antistaminici e corticosteroidi nasali, solo se prescritti dal medico. Il fai da te, rischia, infatti di provocare problemi ben più severi. In caso di allergie più gravi è possibile effettuare un'immunoterapia. Inutile dirlo, la valutazione è rimessa ai professionisti sanitari.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Marzo 2024, 15:39
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